Dalla progettazione al collaudo finale; vi seguiamo attraverso tutte le fasi delle nostre opere curando tutti i dettagli di ogni singola fase realizzativa con la massima professionalità e competenza. Oltre a questo, offriamo anche consulenze specifiche di natura elettrica.
La progettazione degli impianti elettrici si compone di una serie di operazioni che portano alla redazione di una completa documentazione che possa essere utilizzata, a seconda dei casi, per la richiesta di autorizzazioni a costruire, per la stesura di preventivazioni di massima o esecutive, per la reale messa in opera degli impianti, per la richiesta di agibilità/abitabilità e quant’altro.
Ogni progettazione prende origine da una serie di operazioni preliminari, atte alla completa raccolta dei dati necessari per la redazione del progetto stesso. In queste fasi preliminari la Committenza assume un ruolo di primaria importanza in quanto dovrà esporre tutte le proprie esigenze elettriche e fornire tutte le indicazioni utili e/o necessarie ad una corretta pianificazione e progettazione dei lavori.
In particolare si procederà ad uno o più incontri e/o sopralluoghi finalizzati alla raccolta dai dati, al rilievo di eventuali stati di fatto, all’analisi ed all’acquisizione di documentazioni non elettriche che possano però interferire con essa (progetti di layout d’arredo, progetti termotecnici, progetti per Vigili del Fuoco, calcoli di carico di incendio, esigenze di utenze particolari, ecc.), all’analisi di eventuali documentazioni elettriche precedenti, ecc.
A seguire si procederà quindi alla stesura della documentazione di progetto vera e propria, passando attraverso tutte le valutazioni ed i calcoli di analisi e dimensionamento necessarie, e seguendo quanto prescritto dalle Norme CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) più applicabili ad ogni caso specifico.
La documentazione di progetto, a seconda di ogni richiesta ed esigenza specifica di impianto, potrà essere composta dalle seguenti parti:
In alcuni casi, alcune delle sopraccitate documentazioni potrebbero essere omesse, per specifica richiesta della Committenza, oppure in quanto implicitamente incluse in altre parti della progettazione complessiva. Alla fine dei lavori, tutta la documentazione potrà essere aggiornata con la redazione di un progetto “as built” che rispecchi con esattezza la reale costruzione degli impianti, che spesso si discosta, almeno in parte, da quanto originariamente previsto e progettato. La progettazione e la relativa documentazione sono realizzate seguendo le indicazioni della Guida CEI-02.
In caso di impianti elettrici preesistenti si propone la possibilità di procedere ad un’accurata analisi e verifica di funzionalità, di idoneità, e di rispondenza alle normative vigenti, suggerendo valide ed appropriate soluzioni e/o procedendo, a seconda dei casi, alla redazione di eventuali progetti per l’adeguamento generale (in caso di gravi e diffuse anomalie).
In particolare si procederà ad uno o più incontri e/o sopralluoghi finalizzati al rilievo dello stato di fatto degli impianti, con analisi a vista degli stessi e con l’esecuzione di misure elettriche e/o di calcoli di verifica laddove necessario. A seguito di questi interventi si potrà valutare lo stato complessivo degli impianti, finalizzato nel peggiore dei casi ad un progetto di adeguamento (generale o localizzato alle aree più malridotte), oppure semplicemente limitato ad una verifica periodica a garanzia di sicurezza e funzionalità per persone e beni.
Le verifiche a vista sono realizzate a cura di personale specializzato e le misure sono eseguite con strumenti di primario costruttore (HT Italia, Dossena, ecc.), muniti di certificazioni di calibrazione e revisione periodica.
Le misure e le verifiche che siamo in grado di offrire sono le seguenti:
Nota Importante:
Per quanto concerne le verifiche degli impianti terra, di protezione dai fulmini, e nei luoghi con pericolo di esplosione, si segnala che la nostra ditta è in grado di realizzare delle verifiche finalizzate alla sola manutenzione, ma non sostituisce le verifiche di legge previste dal DPR 462/01, che sono a carico di Enti quali ASL o ARPA o di Organismi Abilitati dal Ministero.
A questo proposito, si segnala però che si può comunque offrire un’adeguata assistenza in occasione dell’uscita degli Enti preposti a tali verifiche di legge, ovviamente a seguito di analisi e conoscenza dell’impianto in questione.
La classificazione delle aree a pericolo di esplosione è un’operazione preliminare fondamentale in tutti gli ambienti laddove si utilizzino gas e liquidi infiammabili e/o polveri combustibili, in quanto è proprio dal risultato di tale classificazione che potrà essere effettuata la più idonea scelta sulla tipologia di impianti elettrici necessari in relazione al tipo di luogo presente.
In altri termini, una mancata od errata classificazione di un luogo può determinare la scelta di soluzioni impiantistiche non adatte, che a sua volta può essere causa di gravi conseguenze per persone e beni. Inoltre, con l’entrata in vigore delle cosiddette “Direttive ATEX” (anno 2003), il documento di classificazione, nato come esigenza strettamente elettrica, assume un’importanza ancora più vasta, essendo la fondamentale base di partenza per il “documento sulle protezioni contro le esplosioni”, obbligatorio ed a cura della Committenza (che ne ha una responsabilità diretta), nel quale si dovrà valutare i rischi legati ai pericoli di esplosione.
La classificazione delle aree è un’opera estremamente complessa ed articolata, che necessita sin dal principio di un’attiva partecipazione di più soggetti, che possano garantire al classificatore di avere a disposizione tutti i dati che gli necessitano per una valutazione precisa ed ottimale.
La Committenza, con l’ausilio del proprio personale tecnico ed ingegneristico, dovrà fornire tutte le informazioni necessarie in merito, ad esempio, al tipo ed alle caratteristiche chimico-fisiche delle sostanze impiegate, alle modalità ed alle condizioni di lavoro e di processo, al tipo ed alle caratteristiche della ventilazione presente nei vari ambienti, alla disposizione dei locali ed alla tipologia delle aperture presenti, ecc. Tutti i dati dovranno essere forniti in forma scritta e firmata dai responsabili preposti, in quanto anche la più minima informazione errata può essere causa di valutazioni non congrue da parte del Classificatore, che non potrà in tal caso esserne ritenuto responsabile.
Una volta acquisiti tutti i dati necessari, ed effettuati i sopralluoghi del caso, si procederà alla realizzazione della classificazione vera e propria, seguendo sostanzialmente le disposizioni ed i calcoli definiti dalle Norme CEI 31-30 (e Guida CEI 31-35) per i luoghi con presenza di gas/vapori/nebbie infiammabili, e dalle Norme CEI 31-52 (e Guida CEI 31-56) per i luoghi con presenza di polveri combustibili. Dalla classificazione si desumerà l’identificazione dei vari ambienti con le ZONE definite da norme e leggi, potendo da qui ripartire per la scelta degli impianti elettrici più idonei ad ogni tipo di ambiente e per la redazione, a cura della Committenza, del “documento sulle protezioni contro le esplosioni”, richiesto dalle Direttive ATEX.
La documentazione di classificazione si comporrà sostanzialmente di:
Per maggiori informazioni: linee guida per la classificazione delle aree.
La valutazione del rischio dovuto al fulmine si propone come soluzione all’esigenza di protezione dalle scariche atmosferiche degli edifici e degli impianti elettrici (e di riflesso, ma di maggior importanza, per le persone), richiesta dalle norme tecniche ed in taluni casi richiesta per legge. Al giorno d’oggi, inoltre, considerata la sempre maggior presenza di apparecchiature elettroniche, un’adeguata protezione dai fulmini può essere efficace anche per preservare la funzionalità di tali apparati, notoriamente più soggetti alle sovratensioni indotte dai fulmini.
La valutazione del rischio dovuto al fulmine prende in analisi una determinata struttura, con le sue caratteristiche dimensionali e strutturali, di ubicazione, di destinazione d’uso, di compartimentazione antincendio, ecc. ed in base al tipo di impianti elettrici presenti o in ingresso, al carico di incendio presunto, alla presenza o meno di mezzi adeguati per fronteggiare o rivelare la presenza di eventuali incendi, permette di valutare se la struttura è statisticamente autoprotetta dai fulmini (ovvero protetta in relazione alle proprie stesse caratteristiche), oppure necessita di adeguati mezzi di protezione esterni quali LPS (parafulmine, gabbia di Faraday, ecc.), SPD (limitatori di sovratensione), o sistemi di altra natura (asfaltatura del suolo, mezzi di rivelazione/spegnimento automatico in caso di incendi, ecc.).
La valutazione viene effettuata sulla base di dati di partenza forniti dalla Committenza in forma scritta e firmata dai responsabili preposti, in quanto anche la più minima informazione errata può essere causa di valutazioni non congrue da parte di chi esegue la valutazione, che non potrà in tal caso esserne ritenuto responsabile. Si segnala inoltre, che la valutazione del rischio, pur redatta secondo le norme vigenti, ha un valore puramente statistico e non può certo garantire che la struttura sia del tutto immune dal rischio di essere colpita da un fulmine, con tutti i danni e le conseguenze che ne potrebbero derivare.
Una volta acquisiti tutti i dati necessari, ed effettuati i sopralluoghi del caso, si procederà alla realizzazione della valutazione vera e propria, seguendo sostanzialmente le disposizioni ed i calcoli definiti dalle Norme CEI 81-10 e da tutte le norme ed i documenti ad essa correlati.
Se la struttura si rivelasse autoprotetta si potrà ritenere assolto ogni obbligo giuridico, anche specifico, che richieda la protezione contro le scariche atmosferiche; in caso contrario, si dovrà passare alla valutazione delle misure di protezione più adatte ed economicamente più convenienti, procedendo, se specificatamente richiesto dalla Committenza, alla progettazione di massima od esecutiva di eventuali sistemi LPS e/o SPD.
Per tutti gli insediamenti con presenza di personale dipendente od equiparabile, il DPR 462/01 impone l’obbligo di verificare per legge gli impianti di terra, gli impianti di protezione dalle scariche atmosferiche e gli impianti elettrici nei luoghi con pericolo di esplosione, con cadenza biennale o quinquennale, a seconda del tipo di luogo (biennale per luoghi a maggior rischio di incendio o di esplosione, per i cantieri e per i luoghi ad uso medico, quinquennale in tutti gli altri casi).
Le verifiche di legge devono essere espressamente richieste dalla Committenza nei termini di tempo sopra esposti e possono essere effettuate solamente da organismi preposti dal Ministero, ovvero dalle ASL/ARPA competenti per territorio, oppure da Organismi Abilitati che assumono funzione di Ispettori (Pubblico Ufficiale) a tutti gli effetti.
In questo senso ci si propone come assistenti a tali verifiche, in modo da poter fornire un supporto tecnico ed una consulenza immediati in caso di problemi e/o contestazioni di varia natura da parte degli Ispettori. Resta inteso che per assicurare una buona assistenza si dovrà essere posti a conoscenza dello sviluppo reale dell’impianto, con preferibile assegnazione di un incarico relativo all’effettuazione di apposite verifiche manutentive, prima dell’effettivo intervento degli Ispettori.
Analogamente, in relazione all’esperienza acquisita negli anni, in caso di necessità da parte della Committenza, si segnala la possibilità di indicare, senza impegno e senza alcun fine di lucro (che sarebbe del resto contro la legge), il nome di uno o più Organismi Abilitati a cui potersi rivolgere per l’effettuazione delle verifiche.
Durante l’esecuzione delle opere offriamo una completa assistenza sul cantiere, valutando di volta in volta le reali esigenze della Committenza, ed intervenendo in tempi stretti per la soluzione di eventuali problemi o per approntare eventuali varianti o ampliamenti. La direzione lavori avviene inoltre in stretta collaborazione con gli installatori, con frequenti e costanti scambi di informazioni, in modo da tenersi costantemente al passo con le esigenze tecniche del cantiere, legate sostanzialmente all’approvvigionamento dei materiali, all’esigenza di maggiore o minore personale, all’analisi di eventuali modifiche rispetto al progetto iniziale, e quant’altro.
Al termine dei lavori, o eventualmente durante la loro esecuzione ma comunque prima della messa in opera degli impianti, si realizza il collaudo finale dell’opera che, a seconda delle esigenze del caso, sarà costituito da:
Nel caso in cui gli impianti siano di nostra realizzazione, il collaudo e la buona esecuzione delle opere saranno certificate in modo implicito con il rilascio della Dichiarazione di Conformità ai sensi della Legge 46/90 (dove previsto), o con il rilascio di formale attestazione di buona esecuzione e di rispondenza alle normative vigenti, nei luoghi non soggetti alla Legge 46/90. In caso di verifica di impianti realizzati da terzi, o comunque su specifica richiesta, potrà essere redatta un’apposita relazione di collaudo, con eventualmente allegati i risultati delle varie misure di verifica.
Se richiesto si potrà inoltre realizzare l’aggiornamento generale della documentazione di progetto, con esecuzione di rilievo dello stato di fatto dell’impianto come costruito, ed emissione di progetto definitivo con revisione “as built”.
Per ogni eventuale esigenza o problema specifico di natura elettrica che esuli dalle opere strettamente progettuali o similari, si offre una capillare e puntuale consulenza, con garanzia di analisi della questione sottoposta e parere e/o analisi tecnica della stessa.
La consulenza potrà avvenire in modo diretto, per le questioni più semplici e per quanto di nostra stretta competenza, oppure avvalendosi dell’apporto di personale esterno altamente qualificato e specializzato nel caso di problemi molto particolari e/o di difficile soluzione.